Appunti sulla fiscalità internazionale tra Italia e Regno Unito a seguito della “Brexit”
Una possibile tipologia di società estera inglese potrebbe essere la limited liability companies, società affine alla società a responsabilità limitata italiana.
I soci di questa società potrebbero essere indifferentemente sia persone fisiche sia persone giuridiche; quindi, la Sua società italiana potrebbe eventualmente anche sottoscrivere le quote della “newco” inglese.
Per quanto riguarda il trattamento fiscale: non potendo più beneficiare della “direttiva Madre Figlia” a seguito della “Brexit” sarà necessario ricorrere alle Convenzioni Internazionali tra Italia e Regno Unito (vedasi terzo allegato): nel caso in cui il beneficiario dei dividendi fosse una società che detiene almeno il 10 % dei diritti di voto nella società estera inglese la ritenuta applicata sui dividendi sarebbe pari al 5 %.
Un altro elemento importante da considerare è la “estero-vestizione”: risulta importante, infatti, che la società sia realmente costituita all’estero e non solo formalmente; dunque dimostrare che la sede estera abbia una propria funzionalità e logica imprenditoriale- strategica e non sia stata costituita solamente per poter beneficiare di un risparmio d’imposta (differenziale di aliquota IRES).
Potrebbe essere opportuno, a tal fine, nominare un Consiglio di Amministrazione formato anche da Sua sorella che risulta essere fiscalmente residente nel Regno Unito e dimostrare così che l’impulso decisionale della società proviene anche da parte di un residente nel Regno Unito e da una sede effettiva.